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Un cliente dagli Stati Uniti, circa un anno fa, mi ha chiesto un coltello con una lama attorno ai 9/10 pollici in Magnacut. Tra le sue richieste c’era quella di fare in modo che in qualche modo il manico richiamasse il colore della sua università: il verde.
Tra le varie essenze proposte ha scelto un acero stabilizzato con riflessi verdi e azzurri. Ad aumentarne i contrasti c’erano ampie zone di legno rimaste al naturale.
Vi lascio il post di Instagram della foto.
E anche il post con un video.
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Se qualcuno ha letto l’altro articolo, quello sul Paring Knife, dovrebbe sapere che ho deciso di intraprendere una strada verso la creazione di lame, in stile giapponese, coniugando la forma del mio “ONE” nelle varie declinazioni di tipologia di coltello.
Qui ho voluto rendere omaggio al Sujihiki, il coltello da salato. Che si stia affettando un brisket o che si stia mangiando del salame con gli amici (probabilmente originariamente i giapponesi non l’avevano pensato per questo) questa lama fa al caso nostro. La sua lunghezza, normalmente sopra i 20cm strizza l’occhio ai puristi del taglio che vorrebbero riuscire ad “affettare” con un singolo movimento per preservare la qualità dell’alimento trattato.
Il pattern del damasco è lo SPARSE TWIST (TM), forse il più semplice, ma non meno affascinante, tra i disegni di Damasteel.
Il manico invece è in mogano stabilizzato grigio/nero.
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Nella continua ricerca di rendere le mie forme (dei coltelli…) sempre più riconoscibili o deciso di prendere il “ONE” e di cercare di coniugarlo nelle varie tipologie di lame, dal Petty allo Yanagiba, dal Susjihiki al Gyuto.
Il primo coltello uscito da questo restiling è il paring mostrato in questo articolo.
La lama è in SVAVNER(TM) della Damasteel mentre la manicatura è in Ippocastano (Buckeye) tinto grigio. Gli spaziatori, in G10 sono rossi.
E’ stato uno dei coltelli presentati alla DCI 2023.
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Normalmente quando disegno un coltello per un cliente il risultato finale è un misto ben equilibrato tra richieste del commissionario e proposte del sottoscritto.
In questo caso Alexsa si è rivelato uno chef, giovane, ma dalle idee molto chiare che mi ha spinto ad intraprendere scelte mai percorse finora.
Il risultato mi piace. E a voi?
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Per la serie TV House of The Dragon, il prequel di The Game of Thrones, Damasteel ha collaborato con il Mastro Spadaio Peter Johnsson alla realizzazione di due spade di scena, Blackfyre and Dark Sister.
Per l’occasione Damasteel ha rilasciato sul mercato un nuovo pattern chiamato SVAVNER(TM) e ne ha mandate alcune barre a dei coltellinai perché realizzassero una loro interpretazione usando quel damasco. Fortuna ha voluto che tra questi ci fossi anche io.
Ho realizzato un coltello da Chef secondo quello che è il mio stile, allungando un po’ la forma generale agendo in particolare sulla punta. Il manico è in betulla kareliana nera con degli spaziatori rossi. Così facendo ho richiamato il colore della pelle e degli occhi di uno dei draghi presenti nella serie.
A completare la contestualizzazione del coltello ho chiesto alla mia amica Kiara (Meucci) di realizzare un fodero nero con le cuciture rosse e di incidervi un drago. Visto che il pattern ricorda la pelle ricoperta di squame, ho chiesto che venisse praticata un’apertura in corrispondenza della pancia per far vedere il disegno della lama.
